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Ho avuto sempre soggezione per il mondo dell’arte e per i suoi indecifrabili “personaggi”. Sento spesso però come un senso di appartenenza (… se il mio cinismo non mi conducesse a concludere che si tratta di lavorare per il collezionismo… ). Con queste premesse l’anno scorso ho partecipato ad un workshop memorabile , presso Mi Camera, con Silvia Camporesi: Fare Arte. Sono rimasto affascinato dall’impostazione che Silvia ha dato al lavoro: il progetto aperto, concedersi il tempo di cercare. Raramente mi do il tempo di tenere una domanda senza risposta. Ci vuole una giusta dose di dedizione, ed ossessione, e purtroppo io sono spesso discontinuo a causa di una tendenza a prendere troppi impegni. Ma su questo tema, che mi accompagna nella vita, vorrei proprio intraprendere il percorso, anche se lungo e faticoso. Inoltre mi piacerebbe che fosse l’occasione di coinvolgere diversi punti di vista.
MISTERO ADOLESCENZA
La mia idea è di investigare sugli oggetti che testimoniano questa età di passaggio. Gli oggetti inseparabili, personalizzati o massificati, le insignificanti importantissime cose appoggiate su una mensola o un comodino, oggetti personali, ritrovamenti, dimenticanze: le cose che raccontano la storia di una età, oggi. Mi piacerebbe anche molto coinvolgere amici, adulti e teenager, in questo progetto che voglio connotare come testimonianza, affettuosa e meditativa, un passo indietro dalle turbolenze di ogni giorno. Chi sentisse affinità o interesse per queste parole è invitato a collaborare.
Appena costituito un numero sufficiente di immagini mi piacerebbe pubblicare una gallery on-line come percorso in costruzione. Lo immagino così: fotografie e keywords, parole chiave, un archivio, nessun discorso e nessun giudizio. La sto prendendo sul serio.
Quello di cui avrò bisogno è un oggetto, una storia e delle parole. Io mi occuperò di raccogliere la testimonianza fotografandolo e catalogandolo. Se qualche adolescente è all’ascolto è il benvenuto ( c’è un oggetto a cui sei legato che ti rappresenta, che ti strapiace, il tuo preferito?) Lo so è una questione delicata, un pò come i ritratti che rubano l’anima, ma l’anima delle cose rimanda al racconto delle persone. Le cose ritornerebbero al loro posto poi. Contattatemi, se siete a Milano e dintorni o se ci passate.
Intanto ” Fare Arte ” è arrivato alla seconda edizione, a Mi-Camera, il 24 febbraio prossimo. Per fosse interessato, ma non riuscisse a frequentare a Milano, Silvia spesso è invitata a condurre lo workshop in diverse situazioni in Italia, ed immagino che , come ha interessato me, anche ad altri il suo punto di vista possa aprire a nuove prospettive. Puoi fare un salto anche sulla sua pagina Facebook.
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